Cari tutti,
il Natale e il Capodanno sono ormai alle porte e si tratta della fine dell’anno senz’altro più difficile nella storia della nostra Azienda.
Il Covid 19 ha messo a dura prova sia chi operava in prima linea, nelle RSA e sul territorio, sia chi dalle varie sedi di Emmaus ha messo sempre tutti nelle condizioni di disporre dei DPI indispensabili e ha reperito le risorse economiche necessarie a far sì che la nostra “macchina” continuasse a funzionare e ad assistere i nostri anziani nel miglior modo possibile. Tutti, con pochissime eccezioni, a prezzo di importanti, a volte straordinari, sacrifici personali, hanno dato il loro piccolo o grande contributo a che ciò potesse avvenire, togliendo spazio e tempo a se stessi, alla propria famiglia e ai propri cari.
Tutto ciò meriterebbe un premio e un riconoscimento, anche economico. Purtroppo tutto il mondo delle RSA è stato oggetto di una vergognosa campagna mediatica, che solo ora si va parzialmente attenuando, quasi che i responsabili della perdita dei nostri anziani fossero quelli che hanno invece impedito alla tragedia che ha colpito il nostro paese di assumere proporzioni ancora più devastanti.
Ci vergognamo di dire, da cittadini italiani, che ad oggi poco o nulla è stato fatto per le RSA e per l’assistenza domiciliare. Dopo la campagna mediatica sono arrivati obblighi, prescrizioni, diktat da ogni autorità possibile, spesso in contraddizione tra di loro; richieste di informazioni e rendicontazioni assurde, a cui abbiamo lavorato giorno e notte, non hanno portato fino a qui a incassare neppure un ristoro simbolico. Alle nostre attività è stato impedito di lavorare, bloccando gli ingressi anche quando non sarebbe stato necessario, ma a differenza di tanti altri nessun ristoro è finora pervenuto.
In questo quadro certamente negativo è però nostro dovere evidenziare gli elementi di speranza che ci fanno intravedere la luce in fondo al tunnel. Emmaus è in piedi e, pur tra mille difficoltà, chiuderà un bilancio 2020 accettabile. La seconda ondata ha avuto, nella sua negatività, un elemento positivo che è la significativa riduzione di mortalità e letalità tra i nostri anziani.
Il vaccino sembra essere alle porte. Ritorneremo su questo tema, ma fin da ora Vi chiediamo, pur nel doveroso rispetto delle Vostre scelte individuali, di sottoporVi alla vaccinazione nell’interesse Vostro, delle Vostre famiglie, dei nostri pazienti e delle loro famiglie.
Speriamo inoltre che nel 2021 arrivino anche nel nostro comparto le risorse necessarie per superare quella che è forse la più grave crisi attraversata dal nostro Paese dal dopoguerra.
Se questi che oggi sono concreti elementi di speranza si verificheranno, ci attende un 2021 sicuramente migliore dell’anno appena trascorso. È questo il nostro auspicio a cui si aggiungerà l’orgoglio di essere stati, tutti insieme, tra quelli che hanno contribuito a combattere e, speriamo nell’anno che ci attende, a debellare il Covid 19.
In ultimo siamo contenti di segnalarvi che non avendo potuto procedere (causa COVID) con i consueti festeggiamenti e omaggi natalizi a dipendenti, collaboratori, clienti e amici abbiamo optato per sostenere la ricerca contro la pandemia con una donazione all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: una eccellenza di livello mondiale. Speriamo che questa nostra scelta possa essere compresa e condivisa da tutti voi.
Un caro augurio per un sereno Natale a Voi, ai nostri anziani e a tutte le nostre famiglie.
Il Consiglio di Amministrazione e il Clinical Risk Manager